Il millet bulgaro[1][2][3] o bulgar millet (in turcoBulgar Milleti) era una comunità etnoreligiosa e linguistica all'interno dell'Impero ottomano dalla metà del XIX all'inizio del XX secolo.
Il termine semiufficiale millet bulgaro fu utilizzato dal Sultano per la prima volta nel 1847,[4] e rappresentò il suo tacito consenso a una definizione maggiormente etno-linguistica dei bulgari come nazione. Ufficialmente come millet separato nel 1860, furono riconosciuti i bulgari uniati, e poi nel 1870 come cristiani ortodossi bulgari (Eksarhhâne-i Millet i Bulgar).[5] A quel tempo il classico sistema ottomano del millet iniziò a degradarsi con la continua identificazione del credo religioso con l'identità etnica e il termine millet veniva usato come sinonimo di nazione.[6] In questa direzione, nella lotta per il riconoscimento di una Chiesa separata, fu creata la moderna nazione bulgara.[7]
L'istituzione dell'Esarcato bulgaro nel 1870, significò nella pratica il riconoscimento ufficiale di una nazionalità bulgara separata,[8] e in questo caso l'affiliazione religiosa divenne una conseguenza della fedeltà nazionale.[9] La fondazione di una chiesa indipendente, insieme alla rinascita della lingua e dell'istruzione bulgara, furono i fattori cruciali che rafforzarono la coscienza nazionale e la lotta rivoluzionaria, che portarono alla creazione di uno stato-nazione indipendente nel 1878.